Con la mostra In Situ: Traces of Morandi, a cura di Giusi Vecchi, l'artista americana Catherine Wagner ha immaginato nuove nature morte con gli oggetti che Giorgio Morandi rappresentava nelle sue opere, astraendo da questi modelli, sia formalmente che concettualmente, nuove composizioni attraverso la ripetizione e la natura effimera dell'ombra. In mostra tre serie: Shadows, in cui sono fotografate solo le ombre proiettate delle sue composizioni, che creano immagini dematerializzate, Wrapped Objects, in cui gli oggetti sono stati avvolti dall'artista in un foglio di alluminio reimmaginandoli in un presente astratto e infine Grizzana Studio, dove Catherine Wagner, oltre a lavorare con gli oggetti collocati nello studio del paese appenninico, ha fotografato anche il paesaggio, altro tema morandiano fondamentale. Tutte le serie sono caratterizzate da campi di colore saturo che l'artista ha “estrapolato” dalle nature morte di Morandi: variazioni di cobalto, ambra, vermiglio, arancio bruciato e verde chartreuse. Il catalogo include un'intervista all'artista a cura di Giusi Vecchi e un testo critico di Peter Benson Miller, Andrew Heiskell Arts Director alla American Academy di Roma.