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Progetti speciali

Musée de l’OHM

Ospitato dal 8 aprile al 15 maggio 2011 presso

MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna



Il Musée de l’OHM, museo mobile fondato da Chiara Pergola all'interno di un comò del XIX secolo, è stato ospitato al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna da venerdì 8 aprile a domenica 15 maggio 2011.

Per l’intero periodo di permanenza l’opera è stata posizionata all’ingresso della biblioteca del museo, visibile dal foyer, e il pubblico ha potuto agire attivamente su di essa: da venerdì 8 aprile infatti i visitatori sono stati forniti all’ingresso di un foglio numerato e invitati a intervenire per trattenere una traccia del loro passaggio al museo. Attraverso la tecnica del frottage (sfregamento di una matita su un foglio posto su una superficie in rilievo) ciascuno ha potuto produrre un'impronta delle incisioni realizzate nel 2009 alla galleria neon>campobase, durante l'azione collettiva con cui è stato inaugurato il Musée de l’OHM.

Sabato 9 aprile all’interno della MAMbo children library, il Dipartimento educativo ha dedicato all’opera di Chiara Pergola uno speciale laboratorio rivolto a bambini dagli 8 agli 11 anni, per comprendere, tramite il gioco e la creatività, come è organizzato un museo e come è possibile allestire ed esporre una collezione d’arte.

In contemporanea all’esposizione il corrainiMAMbo artbookshop ha ospitato il Negotium, la sezione centrale del Musée de l'OHM destinata ad accogliere opere seriali. Sono stati esposti due multipli d'artista, realizzati per dare inizio all'attività: nel primo caso si è trattato di uova di legno incise e numerate, simbolo del Musée de l’OHM, realizzate in 500 esemplari. Il secondo multiplo d’artista è stato costituito da una tiratura di 30 magliette, stampate a serigrafia per l’azione Parlare al muro con porzioni di scritte che Chiara Pergola ha realizzato in passato sulle pareti domestiche: il discorso personale, così riprodotto per frammenti su un supporto da indossare, suggerisce la possibilità di una ricostruzione collettiva.

Il MAMbo ha instaurato dal 2010 un rapporto di collaborazione con il Musée de l’OHM, finalizzato a realizzare mostre, eventi culturali e iniziative a carattere didattico.

Un primo passo in questa direzione è stato The book of Scanner (27 maggio – 25 luglio 2010), personale dell’artista slovacco Matej Krén al Musée de l'OHM presso il Museo Civico Medievale di Bologna, che ha visto le tre istituzioni lavorare congiuntamente e utilizzare il comò come sede supplementare della mostra di Krén allora in corso al MAMbo.

Attualmente il Musée de l’OHM è collocato presso il Museo Civico Medievale di Bologna, nelle sale che ne ospitano il nucleo più antico, proveniente dalle collezioni Aldrovandi, Cospi, Marsili, accanto alla storica collezione etnografica raccolta da Pelagio Palagi. Il rapporto tra il comò, le vetrine disegnate dal Palagi ed i rispettivi contenuti, amplificano in un mutuo rimando la dimensione ironica e paradossale di questo esperimento, denunciata già nel nome che evoca per assonanza con l’ultima lettera dell’alfabeto greco, lo storico Musèe de l’Homme di Parigi.

Per maggiori informazioni

 

KYOTO @ OHM progetto di scambio artistico-culturale tra Kyoto e Bologna