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Collezione

Lo sguardo di Morandi tra Bologna e Grizzana

In questa sala è possibile vedere alcuni paesaggi che Morandi dipinse ad olio e ad acquerello, disegnò e incise nei due luoghi in cui egli trascorse gran parte della sua vita, ovvero a Bologna e Grizzana.

Dal suo studio in via Fondazza o meglio dall’unica finestra di quell’ambiente il suo sguardo indugiava su alcune pareti delle case vicine e sul minuscolo cortile, al cui centro stava un’aiuola con una pianta d’ulivo (dipinta e incisa una sola volta). Quella finestra rappresentò per lui la soglia verso il mondo circostante e la visione de “Il cortile di via Fondazza” divenne il soggetto più volte raffigurato fin dagli anni Trenta (su i cataloghi generali dell'artista si contano oltre 40 dipinti, 8 acquerelli, e 13 disegni). A questi anni risalgono tele in cui Morandi coglie un particolare del cortile, concentrando la sua attenzione sulla vegetazione e tagliando in modo inconsueto i tetti delle case che gli stanno di fronte. Più tardi il suo punto di vista si allargherà andando a inglobare l'intera sequenza di edifici dalle evidenti connotazioni geometriche, rimarcate ulteriormente dai contrasti di luce e d'ombra su i muri colore miele e su i tetti rosa antico.

Nel 1959, quando la vista sul cortile di via Fondazza fu adombrata dalla presenza di nuovi palazzi, l’artista decide di farsi costruire una casa a Grizzana, proprio di fronte alle due case coloniche dette del Campiaro. La solida forma geometrica di questi edifici rustici aveva interessato Morandi soprattutto negli anni Quaranta (fanno eccezione alcune incisioni del 1929) quando, prediligendo una prospettiva in diagonale, le dipinge e le incide arroccate sull'alto ciglio della strada bianca che spesso diventa centro della composizione. Una perfetta visione frontale e particolarmente ravvicinata caratterizzerà invece alcuni, rari scorci delle case del Campiaro che Morandi indagherà nelle ultime estati a Grizzana attraverso un processo di trasfigurazione in cui la perfetta volumetria di queste costruzioni risulta appiattita e quasi assimilata alla superficie piana della tela o del foglio di carta.