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Bruno Pinto

MAMbo
25 aprile - 24 maggio 2015

Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna dedica a Bruno Pinto un focus all'interno della Collezione Permanente dal 25 aprile al 24 maggio 2015.

Venerdì 24 aprile alle ore 18.00 è previsto un incontro con l'artista alla presenza di Lorenzo Sassoli de Bianchi, di Gianfranco Maraniello - rispettivamente Presidente e Direttore dell'Istituzione Bologna Musei – e del Magnifico Rettore dell'Università di Bologna, Ivano Dionigi.
In occasione di questo speciale evento espositivo, Lorenzo Sassoli de Bianchi dona al MAMbo il dipinto Il ceppo, un olio su tela del 1966, particolarmente significativo nell'evoluzione della ricerca di Pinto.

Nell'allestimento al MAMbo, Il ceppo è affiancato da altri quattro lavori successivi, degli anni Novanta e Duemila, che in qualche modo lo riprendono e lo rielaborano. Ad anticiparli, non solo cronologicamente, troviamo La prima natura morta, un dipinto del 1953 che già mostra una matericità e una densità costruttiva che ritroveremo in seguito. Completano il focus, visibile in Collezione fino al 24 maggio 2015, alcuni lavori più recenti e uno slideshow con una selezione di contributi critici.

Vengono inoltre proiettati nella Sala Conferenze del museo il 24, 25 e 26 aprile alcuni estratti relativi al progetto di film in 3D Nei territori del Diavolo e Della Grazia, di Eugenio Melloni, produzione ASA Audiovisivi, che vedono protagonista l'artista. Si tratta di un lungometraggio per la televisione, il cinema, l'editoria e il Web, in 3D e 2D. Nei territori si chiede se è ancora possibile oggi avere una visione organica della vita, interpellando tre generi cinematografici: documentario, docu-fiction, finzione. Tre i luoghi e i punti di vista sondati: il mondo del lavoro, quello dell'arte e del cinema.

Immagine: Bruno Pinto, Il Ceppo, 1966